Il cloro è il nostro migliore amico quando si tratta di mantenere l’acqua della piscina pulita e sicura. È un elemento chimico (simbolo CL, numero atomico 17, se sei curioso), molto usato nelle piscine private e pubbliche. Il cloro è il re della sanificazione in piscina: facile da usare, stabile e anche economico!
Tipi di cloro per piscina
Quando si tratta di mantenere l’acqua della piscina in perfette condizioni, ci sono diverse forme di cloro tra cui scegliere:
- Cloro granulare (dicloro): ideale per trattamenti shock.
- Pastiglie di cloro (tricloro): perfette per una manutenzione ordinaria e costante.
- Cloro liquido: ottimo per dosatori automatici che gestiscono tutto per te.
La differenza tra queste forme sta principalmente nella concentrazione e nella modalità d’uso, ma il principio attivo è sempre lo stesso.
Clorazione Shock con Dicloro
Il dicloro è il campione del cloro granulare, con un contenuto di cloro attivo del 55-56%. È usato per trattamenti rapidi e intensivi, noti come clorazione shock. Se l’acqua della tua piscina sta perdendo limpidezza o ha già iniziato a sviluppare alghe, una buona dose di dicloro può risolvere il problema in poche ore. Ricorda, però, di aspettare che i livelli di cloro tornino sotto 1,5 PPM prima di fare un tuffo!
Cloro Lento per manutenzione ordinaria
Per la manutenzione quotidiana, il cloro lento è la scelta migliore. Questo tipo di cloro si dissolve gradualmente, assicurando una sanificazione costante e di lunga durata. È perfetto per l’uso continuo durante l’estate, anche mentre la piscina è utilizzata dai bagnanti, poiché non è dannoso per la salute.
Quanto cloro serve in piscina?
Per le piscine residenziali, il livello consigliato di cloro è tra 1 e 3 PPM, con un valore ideale tra 1 e 1,5 PPM per evitare irritazioni a occhi, mucose e pelli delicate. Nelle piscine pubbliche, la concentrazione deve essere tra 0,7 e 1,5 PPM.
Un dosaggio automatico, tramite pompe o elettrolisi del sale, aiuta a mantenere questi livelli in modo continuo e senza sforzo.
Mantenere questi livelli è essenziale per avere un’acqua sempre limpida e sicura.
In ogni caso, per conoscere la quantità ideale di cloro da inserire nella propria piscina si consiglia di seguire le indicazioni riportate sulle confezioni di cloro oppure quelle fornite dal produttore della piscina.
Ogni quanto va messo il cloro in piscina?
La frequenza con cui aggiungere il cloro dipende da vari fattori come la temperatura dell’acqua, il numero di bagnanti e l’esposizione al sole. In genere, per mantenere l’acqua pulita e sicura è consigliabile controllare e aggiungere cloro ogni giorno o ogni 2/3 giorni, soprattutto in estate.
Durante i mesi caldi, la clorazione deve essere ancora più frequente per diversi motivi:
- Alte temperature: l’acqua evapora più velocemente e aumenta il rischio di proliferazione batterica.
- Raggi UV: il cloro si deteriora più rapidamente sotto il sole.
In condizioni normali, è consigliabile aggiungere cloro alla piscina almeno una volta alla settimana per mantenere il livello costante.
A inizio stagione è necessaria un’azione d’urto (clorazione shock) per purificare l’acqua dopo il periodo invernale.
Il consiglio generale, infine, è di ricordarsi di compiere un monitoraggio regolare dei livelli di cloro presenti in piscina, in modo da poter intervenire con una correzione quando necessario.
RICORDA: il cloro va sempre immesso in acqua tramite il cestello dello skimmer o negli appositi dosatori galleggianti, non deve mai essere liberato direttamente in acqua.
Come misurare il cloro in piscina?
Misurare regolarmente il livello di cloro è fondamentale, soprattutto in estate quando le temperature sono alte. Puoi farlo con kit reagenti, strisce di analisi, o strumenti più avanzati come i fotometri. Una misurazione costante ti aiuterà a mantenere l’acqua della tua piscina sempre in condizioni ottimali.
Ecco tutto quello che c’è da sapere sul cloro per piscine!
Ricorda, una piscina ben mantenuta non è solo una questione di estetica, ma anche di salute e benessere. Buon tuffo a tutti!